servizi online per hotel e strutture ricettive

logo

Il made in Vicenza fa volare il turismo

È con i grandi nomi di industrie leader che si vuole valorizzare il settore. La Provincia di Vicenza entra in rete con Torino e Udine.

Alla scoperta dei segreti delle stilografiche Montegrappa o delle componenti delle biciclette Campagnolo. Per non parlare della moda Diesel, della sicurezza e comfort dei prodotti sportivi della Dainese o del gusto delle distillerie Nardini. Vicenza di occasioni così ne ha da vendere.

Il turismo industriale è una nuova scommessa su cui conta il vicepresidente della Provincia che sta lavorando alla creazione di un tavolo istituzionale – riconosciuto dal ministro del turismo, Michela Brambilla – per riuscire ad attirare visitatori grazie a nomi importanti di aziende leader di diversi settori.

La prima concreta tappa è la creazione di un network che unirà Vicenza, Torino, Udine e altre realtà importanti italiane, per riuscire a sviluppare questa fetta di turismo.

All´estero il turismo industriale è una realtà che muove milioni di persone, soprattutto in Francia e in Spagna. Perché non farli arrivare proprio a Vicenza, cuore di un´imprenditoria che si è saputa, in vari campi, imporre a livello nazionale e mondiale? E perché non far capire anche agli italiani che esiste questo filone del turismo culturale che mette in mostra creatività, management e design o artigianato che sia?

Questi gli obiettivi cui da mesi si sta lavorando. In primavera la presenza a Toledo alla prima Fiera del turismo industriale a cui hanno partecipato oltre 40 espositori di Spagna, Portogallo, Belgio e Francia: tutti Paesi dove questa forma di turismo è già consolidata. Poi un altro appuntamento, a settembre a Bruxelles, per la Giornata del turismo. E ora la prossima tappa, vicinissima: il 29 ottobre un convegno sancirà la creazione di un network per mettere in rete Milano, Torino, Udine e altre realtà che, come quella vicentina, stanno pensando di investire sulle imprese per attirare turisti.

La Provincia di Vicenza, grazie al braccio operativo, il Consorzio Vicenzaè, sta elaborando un progetto ambizioso di carattere nazionale, col quale collegare i big del mondo industriale vicentino.

L´obiettivo è quello di istituire una giornata nazionale delle fabbriche aperte che metta insieme le imprese di Federchimica (che ogni anno organizza questa iniziativa) ed Enel (che fa lo stesso, ma in date distinte) con tutte quelle realtà vicentine, lombarde e altre ancora che si renderanno disponibili.

Il turismo non vuol più dire solo musei e opere d´arte. Il visitatore cerca anche qualcosa di diverso, di nuovo. Come la scoperta del made in Italy, una richiesta che si sta diffondendo lentamente tramite gruppi di esperti di un settore o di appassionati o ancora di scolaresche.

Piace anche a chi cerca sempre il capo griffato e vuole visitare le industrie che hanno a disposizione outlet, gli spacci. Il Vicentino è ricco di realtà imprenditoriali interessanti.

Non solo. Ci sono i musei di archeologia industriale come il Museo del Maglio di Breganze o il Mulino Pestasassi di Nove, ultimo esistente in Europa. Insomma, la materia prima, il marchio conosciuto o la storia, nel vicentino non mancano. Ora si tratta di creare sistema, cioè una vera e propria rete, con altre realtà simili.

Il turismo industriale potrebbe anche rappresentare un´utile alternativa alla giornata di pioggia, se si è in ferie nell´Altopiano vicentino. O per i vicentini stessi potrebbe offrire un´idea per trascorrere un pomeriggio diverso dal solito.

Per questo il Consorzio Vicenzaè ha messo on line un utile sito (www.turismoindustrialevicenza.it) dove viene spiegato cos´è il turismo industriale e quali sono le tipicità da visitare: oltre ai percorsi enogastronomici, particolarmente interessanti quelli dell´archeologia industriale (c’è anche un’elenco di outlet disponibili per trovare il capo di abbigliamento o di arredamento a prezzi sicuramente più vantaggiosi).

In tema di vantaggi, sono numerosi anche i ritorni (d’immagine e non solo) per le imprese che decidono di aprire le porte dell´azienda a questo tipo di turisti.