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Il Veneto, sguardo ad est, passaggio ad ovest

Oggi attraversare canali e campielli di Venezia, ammirare gli splendori della sua Piazza, i ponti e le anse dei suoi canali, il fitto intreccio delle sue isole, significa scoprire come nei secoli questa città abbia saputo accorciare fino a quasi annullare la distanza che la separava da Bisanzio: porte bronzee, mosaici, statue di tetrarchi, di cavalli e di leoni, reliquiari e icone, sono lì per narrarci di navigatori e crociati, di spezie e incensi che hanno varcato incessantemente il Bosforo donando all’Europa un ponte per l’Oriente.

Ma visitare il Veneto significa anche risalire i corsi dei fiumi per riscoprire innanzitutto la Verona romana dell’Arena e del Teatro, o quella medievale delle Arche Scaligere e di S. Zeno, vestigia di una città che difese sempre la sua autonomia dall’impero e con la cultura nordica intrattenne una stretta relazione, restando la principale via d’accesso in Italia.

Mentre Venezia consolidava il suo ruolo di Repubblica marinara, Padova, Treviso e Vicenza, unitesi con Verona nella Lega Veneta contro Federico Barbarossa nel 1164, Videro sorgere comuni e signorie che conferirono alle rispettive città una fisionomia particolare, chiaramente percepibile ancora oggi.

Sotto i Da Romano, i Da Camino e i Carraresi, Treviso conobbe uno straordinario sviluppo e si arricchì di magnifiche dimore affrescate.

A Padova nel 1222 venne fondata l’Università. La morte di Sant’Antonio spinse i patavini a edificare la celebre basilica, mentre Giotto affrescò la Cappella degli Scrovegni, autentico capolavoro di arte sacra.

Il Veneto medievale fu un territorio di forte impronta cristiana: per tutto l’alto medioevo i principali centri della vita sociale, culturale, artistica ed economica dell’entroterra furono soprattutto le abbazie, mentre nei centri cittadini il nuovo fervore religioso trovò espressione nelle prime chiese di influenza bizantina, nel romanico di Verona condizionato da quello lombardo, nel gotico di Padova e nello stile rinascimentale che caratterizzerà a Venezia le numerose scuole delle confraternite.

Ma tornando al medioevo, dopo un periodo fiorente sotto la signoria dei Carraresi, anche Padova, come prima Treviso, si piegò alla Repubblica di Venezia.

Vicenza, da parte sua, visse la dominazione degli Scaligeri, signori di Verona, passando poi anch’essa dal 1404 al 1797 sotto il governo della Serenissima.