servizi online per hotel e strutture ricettive

logo

La regione del Veneto sotto il segno del Leone

Ottenuto il controllo, Venezia seppe condurre una politica illuminata e tollerante nei confronti delle città dell’entroterra, divenendo il centro unificatore della regione.

Nella “capitale” si concentravano le attività manifatturiere più importanti e redditizie: cantieri navali, armi, lavorazioni della seta,del vetro, ma anche di occhiali, specchi, sapone.

Gli altri centri svilupparono settori di minore importanza economica, con specializzazioni in funzione del mercato veneziano: lavorazioni della lana a Padova, Vicenza, Treviso; telerie e cordami a Verona; tessuti di lino a Rovigo; lavorazioni metallurgiche a Feltre e Belluno.

Ancora oggi sono ben visibili le tracce delle attività che animavano il territorio, dalle strutture pescherecce della Laguna all’antico Arsenale, dalle fornaci di Murano alle lanerie di Padova, Vicenza, Treviso.

Ed è estremamente affascinante seguire le tracce delle antiche città murate di Este, Monselice, Montagnana, Cittadella, Marostica, Feltre, Soave o le vicende di rocche e castelli, altrettante testimonianze di centri che seppero accogliere svariati influssi ma anche respingere continue invasioni.

Il patriziato veneziano riconvertì gran parte dei propri capitali all’agricoltura e volle dare a questo nuovo orientamento una vistosa espressione simbolica di presa di possesso della campagna con la costruzione di centinaia di ville.

E oggi si può risalire il corso del fiume Brenta da Padova, a Vicenza, a Treviso, in cerca della singolare cultura di quelle dimore, centri di una fiorente attività agricola e di grande fermento culturale, luoghi di villeggiatura dei notabili veneziani e vivaci cenacoli di artisti e intellettuali.

Senza dimenticare che in quegli anni il Veneto una delle più alte espressioni dell’arte rinascimentale. Non solo attraverso l’opera di Andrea Palladio, ma anche e soprattutto per l’opera di pittori come Giorgione, Tiziano, Lorenzo Lotto, Cima da Conegliano, Jacopo Tintoretto.

I fasti artistici di questo periodo saranno rinnovati nel ‘700 dalle costruzioni classicheggianti che arricchiscono la campagna, ma soprattutto dalle opere pittoriche di Giambattista Tiepolo e di Canaletto, e dalle sculture marmoree di Antonio Canova, in un periodo in cui Venezia diviene polo internazionale della musica e del teatro (al 1789 risale l’edificazione dello storico teatro La Fenice), salotto d’Europa e patria di Casanova.