Mangiare e bere in Valpolicella

Cucina semplice e saporita innaffiata da vini fruttati e corposi come il Valpolicella, il Recioto e l’Amarone, che hanno saputo vincere la sfida dei continui cambiamenti di mode e costume in fatto di gusti.

Si ritrovano i piatti tipici della tradizione veronese dal “bollito con la pearà” alle “taje in brodo coi fegadini” e se ne scoprono di nuovi come i dolci dal sapore antico: la “pissota”, i “nadalini”, tipici dolci natalizi, e le “brasadele”, dolci della Pasqua.

Questi ultimi richiamano un detto antico: “se no pioe su l’oliela pioe su la brasadela ” che significa “se non piove la domenica delle Palme, pioverà la domenica di Pasqua”. Tale detto spiega il forte legame della gente della Valpolicella con le proprie tradizioni.

Alla scoperta della Valpolicella

Scoprire la Valpolicella significa gustarne i sapori e viverne il territorio.

Numerose cantine offrono itinerari di degustazione spesso abbinati alla visita dei vigneti, delle ville o delle dimore rurali proprietà di antiche famiglie. Santuari e pievi romaniche del Xll secolo, in tufo e mattoni, situati in luoghi tranquilli e panoramici, si legano alla forte tradizione religiosa della Valpolicella.

Per gli amanti della natura una visita al Parco delle Cascate di Molina e alle sue corti è d’uopo. Cascate, piccoli laghetti color smeraldo e sentieri naturalistici sono un tutt’uno con le tipiche case della Valpolicella costruite con la pietra locale.

Un itinerario alternativo e offerto dalla visita alla cave di pietra di Prun, un vero e proprio museo all’aperto testimone dello sforzo dell’uomo volto a trarre dal cuore della montagna la materia prima per crearsi un riparo sicuro e durevole.

Accoglienza in Valpolicella

Hotel di ogni categoria, agriturismi e relais in dimore storiche, dove si respira l’atmosfera di calda accoglienza di ambienti familiari, compongo il vasto panorama dell’ospitalità in Valpolicella.