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La Valpolicella: spunti di Verona

valpolicella01Il territorio della Valpolicella

Dalla Lessinia all’Adige. Dai 1500 metri del Corno d’Aquilio alle dolci colline pedemontane, sconfinati paesaggi e suggestivi panorami si susseguono fino ad arrivare ai fondovalle intensamente coltivati. Ville, pievi romaniche e corti rurali fanno capolino tra gli olivi ed i vigneti

La Valpolicella si può definire un armonioso insieme di storia, cultura, folklore e tradizione, arricchito da un’eccellente offerta eno-gastronomica e da una profonda cultura dell’accoglienza.

Antichità, storia e cultura in Valpolicella

Meraviglie della natura, siti archeologici risalenti alla preistoria, monumenti romanici e ville risalenti del quattro-cinquecento, fanno di questa terra un immenso patrimonio storico e culturale.

Dal ponte naturale più antico d’Europa, alla “Grotta dello Scimano”, dalle pievi romaniche simbolo della Valpolicella alle ville, opera di noti architetti quali Palladio e Sammicheli. Da millenni, in Valpolicella, uomo e natura condividono in armonia lo stesso territorio.

Esplosione di natura

Dolci colli verdeggianti di olivi e montagne dalla fonna arrotondata fanno da sfondo a campi intensamente coltivati a vite: un tripudio di bianco dei ciliegi e rosa dei peschi in fiore in primavera e un trionfo del viola in autunno, quando succosi grappoli d’uva fanno capolino tra le rigogliose foglie di vite.

I monti sbrecciati da cave di pietra di Prun e di marmo Rosso Verona costituiscono una risorsa importante per tutta la Valpolicella fin dall’antichità, quando queste pietre vennero utilizzate per realizzare chiese e monumenti della città di Verona.

Oltre ad una risorsa economica, costituiscono una testimonianza del prospero passato di questa zona. A Prun, le cave d’epoca medievale, ora inattive sono state trasformate in museo. Le grandi sale sorrette da possenti pilastri di “laste” raccontano la storia dei cavaton e del loro faticoso mestiere in epoche in cui la meccanizzazione era ancora una chimera.